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Massimo Morsello - Canti assassini

Entrammo nella vita dalla porta sbagliata in un tempo vigliacco, con la faccia sudata
Ci sentimmo chiamare sempre più forte, ci sentimmo morire, ma non era la morte
E la vita ridendo ci prese per mano, ci levò le catene per portarci lontano!

Ma sentendo parlare di donne e di vino, di un amore bastardo che ammazzava un bambino
Di vecchi mercanti e di rate pagate, di fabbriche nuove e di orecchie affamate
Pregammo la vita di non farci morire se non c'era un tramonto da poter ricordare
Ed il tramonto già c'era, era notte da un pezzo ed il sole sorgendo ci negava il disprezzo!

Ma sentendo parlare di una donna allo specchio, di un ragazzo a vent'anni che moriva da vecchio
E di un vecchio ricordo di vent'anni passati, di occasioni mancate e di treni perduti
Scoprimmo l'amore e scoprimmo la strada, difendemmo l'onore col sorriso e la spada!

Scordammo la casa ed il suo caldo com'era per il caldo più freddo di una fredda galera
Uccidemmo la noia annoiando la morte e vincemmo soltanto cantando più forte
Ed ora siamo lontani, siamo tutti vicini e lanciamo nel cielo i nostri canti assassini
Ed ora siamo lontani, siamo tutti vicini e lanciamo nel cielo i nostri canti bambini!

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